Schienenzeppelin
Anno di costruzione | 1929 |
Unità costruite | 1 |
Lunghezza | 25.850 mm. |
Peso | 20,3 t. |
Velocità massima | 230 km/h |
Potenza | 450 kW |
Testo da Wikipedia
Lo Schienenzeppelin venne costruito all'inizio del 1930 nelle
officine Hannover-Leinhausen delle Deutsche Reichsbahn (DRG). Il lavoro ebbe
termine nell'autunno dello stesso anno. Il rotabile era lungo 25,85 m ed aveva
solo due assi, con un passo di 19,6 m. La larghezza era di 2,8 m. La propulsione
era basata sul BMW VI, un motore ad uso aeronautico 12 cilindri a V di 60°
raffreddato ad acqua, erogante nella configurazione usata, 600 CV (441 kW).
Questo azionava un'elica a passo fisso realizzata in legno di frassino,
inizialmente a quattro pale in seguito passata alla soluzione bipala, alla quale
era stata data una angolazione di 7°30' verso l'alto rispetto all'asse
longitudinale del mezzo, in modo da fornire al veicolo la corretta stabilità. Lo
chassis dello Schienenzeppelin era disegnato aerodinamicamente in modo da avere
una certa rassomiglianza con i dirigibili, al tempo molto popolari, della
Zeppelin ed era costruito con un'architettura di tipo aeronautico per ridurne il
peso. Gli interni del rotabile erano spartani e disegnati in stile Bauhaus.
Il 10 maggio 1931, il treno superò la velocità di 200 km/h per la prima volta.
Successivamente, venne esibito al pubblico in giro per la Germania. Il 21 giugno
1931 il treno mise a segno un nuovo record mondiale di velocità raggiungendo 230
km/h sulla linea Berlino-Amburgo tra Karstädt e Dergenthin; questo limite non
venne raggiunto da nessun altro treno fino al 1954. Il rotabile detiene ancora
il record di velocità per veicoli ferroviari a trazione termica. L'alta velocità
era resa possibile tra l'altro dal basso peso totale che era di sole 20,3 t.
Nel 1932 Kruckenberg iniziò un nuovo progetto nel quale il rotabile presentava
significative modifiche. Era troncato proprio davanti alle ruote, con un
frontale del tutto nuovo, con un carrello biassiale simile a quello dell'ultimo
rotabile Class SVT 137.155. L'asse posteriore rimase singolo come nel primo. Le
modifiche furono completate nel novembre 1932. Era usato ancora una volta un
motore avio, tuttavia, la trasmissione di potenza era idraulica mediante due
convertitori di coppia Fottinger per entrambe le direzioni di marcia montati sul
carrello anteriore. Tali cambiamenti trasformarono il rotabile dall'iniziale
rodiggio 1-1 nel finale B-1 con l'asse anteriore sostituito da un carrello.
Questa versione del veicolo raggiunse i 180 km/h all'inizio del 1933.
Considerati i numerosi problemi riscontrati con il prototipo Schienenzeppelin,
la DRG decise di procedere per proprio conto e proseguire nello sviluppo di un
rotabile ad elevata velocità. Nel 1933 la DRG costruì un veicolo ad alta
velocità di proprio disegno che venne chiamato l'Amburghese volante. Il nuovo
progetto era utilizzabile per servizio regolare e servì anche come base per gli
ulteriori sviluppi progettuali. Comunque molte delle idee di Kruckenberg, basate
sugli esperimenti con gli Schienenzeppelin e i viaggi ad alta velocità trovarono
più tardi espressione nel disegno dei rotabili della Deutsche Reichsbahn.
All'inizio del 1934 il treno fu ricostruito per l'ultima volta con un motore
Maybach GO 5. Nel luglio 1934 venne venduto alla Deutsche Reichsbahn per 10 000
RM. Cinque anni più tardi, nel 1939 lo zeppelin su rotaia venne infine
smantellato dato che il suo materiale era richiesto per necessità belliche.
Il fallimento degli Schienenzeppelin è stato attribuito da tutti alla
pericolosità dell'uso di un propulsore ad elica in stazioni affollate ed alla
netta competizione in atto tra la società di Kruckenberg e i differenti progetti
di costruzione di rotabili veloci approntati dalla Deutsche Reichsbahn.
Photo: eisenbahnstiftung.de
Schienenzeppelin cod. 3077
prodotto dal1975 al 1990 e riproposto nel 1995 in versione Delta con codice 3477 per i 60 anni della scala H0.
La scatola originale
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