Mi chiamo Alessio
Rinaldini, classe ’67, sposato con 2 figli piccoli. Sin da piccolo ho avuto la
passione dei treni e dei trenini; durante l’infanzia quando ero in
villeggiatura, facevo diversi chilometri in bicicletta per raggiungere la
stazione più vicina e passavo interi pomeriggi a osservare il passaggio di
convogli e i movimenti delle loco in manovra; e poi naturalmente nella mia casa
a Roma avevo alcuni trenini, anche se non Märklin . Mi eccitava farli correre
sui binari e mi inebriava l’odore elettrico che sprigionavano le locomotive in
corsa.
Crescendo, come purtroppo capita a molti, l’interesse è andato scemando,
sostituito dagli impegni per lo studio, dai primi amori e da altri interessi.
Sono così trascorsi circa 30 anni di “limbo”, in cui la passione era sempre viva
ma relegata ad una esperienza che credevo ormai lontana.
Ma poi, circa due anni fa, è cambiato qualcosa. Navigando su internet ho visto i
moduli del Marklinfan club; la cura nei dettagli e il realismo delle
ambientazioni ha fatto sì che mi assalisse una spasmodica voglia di
ricominciare. E’ così è stato.
Inizialmente non ho scelto di presentarmi qui poiché ero un neofita in tutto (in
elettronica, nel bricolage e men che meno avevo mai fatto un plastico o un
diorama) e non mi sentivo all’altezza degli altri iscritti. Come si dice, mi
sentivo un po’ "figlio di un dio minore".
Per cui ho preferito cominciare in sordina su un altro sito. Lì ho
conosciuto, prima virtualmente e poi di persona gli amici fermodellisti della
capitale iscritti anche qui. Insieme a loro abbiamo costituito il
Gruppo Märklin Roma. Per
quanto mi riguarda ho realizzato un modulo di ambientazione italiana che ha
avuto una gestazione lunga e laboriosa, dato che inizialmente non era stato
concepito con le norme ETE dei PMM, e solo adesso è stato finalmente
“standardizzato”.
Ma il mio lavoro non finisce qui...In un futuro prossimo ho in mente di
realizzarne un altro, di ambientazione centroeuropea, che sia compatibile in
tutto e per tutto con i moduli del Marklinfan club.
Nelle foto il modulo con le testate semplificate esposto a Roma al Serafico fotografato da Alberto Pedrini
La modifica per adeguare il modulo alle misure standard era ancora a livello di struttura
La sua realizzazione, pur relativamente semplice dal punto di
vista tecnico è stata lunga e laboriosa, dato che per inserire i nuovi elementi
di paesaggio ed edifici si è resa necessaria la modifica e/o lo smantellamento
di porzioni di paesaggio già esistente. Questa è stata indubbiamente la fase più
stressante e “dolorosa” del lavoro, ma pur sempre necessaria….
A lavori ultimati propongo alcuni particolari dell'opera finita
A presto
Alessio
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