Costituiscono la terza e quarta serie di carri merci. Prodotti a partire dal 1952 sostituiscono la serie 300 in zama.
Presentiamo in questa pagina solo i modelli avuti a disposizione per le riprese fotografiche, i futuri aggiornamenti verranno evidenziati tra le news del sito. Buona visione
4500 4501 (rotto) 4507 4508 4509
4510 4511 4515 4516 4517
4550 4600 4610 4613 4622
4624 4626 4631 4633 4635
4642 4644 4645 4646 4658
4659 4661 4662 4665 4690
Aggiornamento Maggio 2021 a cura di Roberto Camorali
Alcune note sui vagoni merci della serie 45xx e 46xx
I modelli della serie 45xx furono immessi in catalogo nel 1952, al fine di consentire a un pubblico più vasto l’acquisto di vagoni merci a un prezzo maggiormente competitivo rispetto a quelli in pressofusione, anche grazie all’evolversi della tecnologia relativa alla produzione della plastica. Le caratteristiche salienti consistevano, per i vagoni a due assi, in un telaio unificato in lamierino stampato, senza i ceppi dei freni, lungo 10 cm con la sovrastruttura in plastica e le eventuali scalette e praticabili metallici. Solo il basculante rosso 4513 aveva il telaio da 8,5 cm. e il successivo porta contenitori cilindrici 4520 da 10,5 cm. I vagoni a carrelli erano lunghi 18 cm. sempre con il telaio in lamierino e sovrastruttura in termoplastica, a parte il 4516 con gli stanti metallici. La produzione di questa serie continuò sino alla fine degli anni ’70 del secolo scorso.
Dal 1952 al 1956 erano catalogati con la numerazione a codice con tre numeri, con il 3 iniziale, spesso seguiti da un altro numero o lettera per identificare le varianti. Dal 1957, con la riforma della catalogazione di tutta la produzione Marklin, furono identificati con la sigla solo numerica 45xx.
Le differenze più significative in base ai periodi di produzione possono essere così riassunte:
dal 1952 al 1954 gli assi erano con le estremità cilindriche e scorrevano nell’apposito incavo coprimozzo simile a quelli che avevano già i vagoni in pressofusione, con ruote piene larghe 2,5 mm e aventi diametro 12 mm; dal 1955 gli assi furono realizzati con la parte terminale più sottile per migliorare la scorrevolezza, e quindi fu modificato anche l’alloggiamento con un foro passante; cambiarono le ruote, tornite all’interno, larghe 2,2 mm e aventi diametro 11,8 mm.
dal 1952 al 1956 i vagoni erano equipaggiati il gancio a occhiello piccolo e arrotondato.
dal 1958 a fine produzione i ganci furono modificati con l’aggiunta del cosiddetto presganciatore, chiamati ganci Relex, ma non sui modelli 4515 e 4516.
Diversa è la genesi dei vagoni della serie 46xx. Essi furono progettati e commercializzati per sostituire la produzione dei pressofusi. La presentazione sul catalogo avvenne nel 1956, con una prima serie di modelli. Questi vagoni possedevano caratteristiche di maggiore fedeltà riproduttiva, sia come scala che come dettagli, rispetto alla serie 45xx, con telai in genere non unificati e in pressofusione, e sovrastruttura in termoplastica. Nel 1956 portavano il numero di catalogo ancora a tre cifre con il 3 iniziale a volte seguito da cifre o lettere, numerazione che anche in questo caso cambiò nel 1957 con le quattro cifre 46xx. Una delle differenze più significative fu l’adozione di un particolare gancio con presganciatore largo, soluzione adottata solo nel 1956. Infatti a far tempo dal 1957 fu adottato il gancio Relex con presganciatore piccolo, in seguito installato su quasi tutti i rotabili. Le ruote erano dello stesso tipo della serie 45xx prodotta dal 1955 in poi, tornite all’interno, larghe 2,2 mm e aventi diametro 11,8 mm. Negli anni ’70 alcuni vagoni della serie 46xx furono equipaggiati con ruote larghe 2,1 mm e aventi diametro di 10,3 mm. Altra differenza si notava nel colore dei vagoni a tinta marrone, braun nel 1956/’57 e rotbraun dal 1958 in avanti. Infine un accenno alle iscrizioni (quando presenti) sulla cassa: si è passati da scritte in rilievo a tampografie nei modelli più recenti. Un difetto riscontrato su alcuni modelli di questa serie è la deformazione della termoplastica che determinava un certo incurvamento della cassa; questo fenomeno si riscontra maggiormente in moltissimi vagoni a bordi bassi (4506/7/8/9), in diversi frigoriferi e in quelli a tramoggia, ma si riscontrava anche in altre serie costruttive. Tale difetto venne eliminato solo alla fine degli anni ’60, quando fu cambiata la composizione fisico-chimica della termoplastica. La produzione dei vagoni 46xx è continuata sino alla fine degli anni ’90, con gli ultimi modelli realizzati interamente in plastica e dotati del gancio corto.
30x 45xx 46xx
1951-57 Relex 1956 Assali
4520 4524 4587
4605 4608 4609 4611 4612
4614 4616 4619 4620 4621
4623 4627 4628 4630 4639
4647 4648 4649 4657
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