Tutto era cominciato quando avevo pochi anni. Mio padre aveva la passione dei trenini Märklin i cui binari venivano però montati solo in occasione del Natale e solo per qualche giorno. C'erano solo un'asse di compensato ed i binari, eppure per me era tutto bellissimo, anche se potevo solo guardare e non toccare. In particolare una carrozza blu attirava la mia attenzione, un vagone ristorante con tanto di tavolini e lampada.
Poi i trenini sono finiti in cantina e quando mio padre divorziò si porto via tutti i trenini.
Due anni fa mio padre è morto e sono riuscita a recuperare l'intera “dotazione” Märklin. Quando li ho rivisti ho provato una grande emozione, era come ritrovare dei parenti perduti. Me li ricordavo tutti, vagone per vagone, locomotiva per locomotiva, e sono andata subito a controllare se il mio vagone preferito c'era ancora. Si c'era, in tutta la sua bellezza , ma con stupore capovolgendo il vagone ho scoperto che era presente la scritta Pocher e allora ho iniziato a documentarmi....
Volevo anche vedere se le locomotive funzionavano ancora e sono andata da un amico che ha un vecchio plastico Märklin analogico e con sorpresa ho scoperto che tutto funzionava alla grande. E allora mi è venuto il desiderio di vedere i miei treni viaggiare e così ho deciso di intraprendere la grande avventura... costruirmi un plastico finalmente tutto mio.
Non con poca ansia ho deciso di convertire le vecchie locomotive in digitale e ho iniziato l'avventura digitale.
Certo all’inizio ho avuto qualche momento di panico per la paura di essermi imbarcata in qualcosa di troppo impegnativo, ma con l’aiuto di Domenico che aveva esperienza del suo tracciato analogico, sono riuscita a costruire la mia piccola ferrovia. Anzi direi il mio piccolo mondo che comprende una piccola stazione italiana, un paese, un’azienda agricola e allevamento di cavalli, uno scalo merci dove l’azienda agricola porta i suoi prodotti. Una montagna con chiesetta per escursioni. Una zona significativa è poi occupata dall’area deposito e manutenzione locomotive a vapore perché la mia grande passione sono le locomotive a vapore e l’epoca III.
Ovviamente il mio parco rotabili si è arricchito notevolmente e oltre ai Märklin ho trovato anche dei vagoni Pocher, rigorosamente del periodo prima degli anni sessanta, cioè prima della fusione con la Rivarossi, quando la produzione era ancora molto artigianale e “non globalizzata”.
Non avrei mai immaginato che il modellismo ferroviario potesse regalarmi così tanti momenti felici ed il bello è che più mi addentro in questo mondo e più mi diverto.
Il plastico non è ancora terminato, ma allego lo stesso qualche foto.
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