"Porto antico in scala" Genova, 14-15 novembre 2009
Martedì 17 novembre, Reportage
Eccoci qui, a due giorni dal termine della mostra, a raccontarvi com'è andata questa nuova esperienza.
Come sapete abbiamo voluto questa volta seguire un tema specifico, un po' per divertimento e in parte per far capire che anche con il nostro sistema a contatti centrali si possono raggiungere ottimi livelli di realismo nella riproduzione dei convogli.
Il successo è stato pieno, e oggi, per chi ha visitato la mostra, Märklin significa non solo collezionismo, storia, giocattolo, affidabilità, e robustezza, ma anche fermodellismo, nella forma più adulta e interessante che si forma su dati di storia e realtà ferroviaria.
Chi possiede il meraviglioso libretto "La ferrovia Märklin H0 e il suo grande prototipo" edito nel 1958
sa che tutto il sistema Märklin è improntato a riprodurre fedelmente tutto quanto avviene nella realtà. Certamente per chi non ha avuto la possibilità di viaggiare e toccare con mano i prototipi tedeschi dei modelli più famosi il confine tra fantasia e realtà resta più vago. Il fatto che poi le ferrovie italiane siano state completamente trascurate, E424 a parte, ha favorito da noi più lo sviluppo del collezionismo che la parte modellistica.
Bene, abbiamo cercato di colmare la lacuna, e pur con il compromesso dichiarato nel nostro manifesto dell'ambientazione forzatamente centro europea abbiamo ricevuto il pieno apprezzamento di una platea estremamente eterogenea, ferrovieri, appassionati, curiosi, storici, nostalgici, modellisti DC e naturalmente Märklinisti digital. Per la composizione dei convogli abbiamo affiancato ai modelli Märklin le produzioni per AC della concorrenza, spesso modificati da noi perché non in commercio. Gli unici delusi questa volta sono stati gli appassionati del Märklin storico, che invitiamo però il 5-6 dicembre alla mostra di Carnate, dove esporremo il plastico vintage e potranno vedere circolare i modelli più preziosi serie 800 e 3000 delle nostre collezioni. Non mancherà un brindisi per i 150 anni del nostro marchio.
Tornando alla mostra di Genova, il manifesto riportava per bene il nostro programma
e ci siamo dati molto da fare per rispettare l'orario, chi è riuscito a sbirciare dietro le quinte ha visto la stazione nascosta che abbiamo assemblato venerdì. Grazie al binario C in un'ora abbiamo steso più 120 metri di tracciato, ma i dieci binari di sosta da 10 metri l'uno non bastavano quasi a tenere il ritmo previsto. Ogni tanto i macchinisti entravano in pausa sindacale e qualche sciopero degli addetti al controllo ha causato qualche ritardo e la cancellazione di alcuni convogli secondari. Tutto come nella realtà quindi :-)
Per chi fosse interessato è disponibile la nostra presentazione dei convogli in formato pdf "I grandi treni internazionali" curata da Mario Puleo con l'aiuto di Carlo Mussi e la supervisione di Piero Chionna.
La sequenza dei moduli del plastico è stata variata all'ultimo minuto e la riportiamo per completezza, quindi da sinistra avete visto i moduli di Marino di Fazio, Luca Peloso, Maurizio Birolini, Ely Peyrot, Piero Chionna e Alberto Pedrini. I convogli che hanno circolato sono stati messi a disposizione da tutti noi, con Mario Puleo, Carlo e Valerio Rastelli.
Prima di passare alle immagini e ai video vogliamo ringraziare tutti gli amici e i visitatori che ci hanno gratificato con il loro entusiasmo e i complimenti per la realizzazione del plastico. Ci congratuliamo a nostra volta con i ragazzi del Gruppo Fermodellistico Genovese per la perfetta organizzazione della manifestazione.
Apriamo la galleria con la foto di gruppo dei "lavoratori"
da sinistra Alberto, Ely, Luca, Piero, Mario e Marino
e proseguiamo con qualche istantanea colta al volo, non è stato possibile infatti fermare i treni per le pose a causa del flusso continuo dei visitatori.
Video
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