Il plastico di Ernesto Cappellano & Enzo Massaioli

12 – IMPIANTO LUCI

 

            Come già accennato nella puntata precedente, quasi tutti i punti luce del plastico, esclusi ovviamente segnali e marmotte, sono stati realizzati con diodi LED ad alta intensità bianchi o gialli, inizialmente alimentati dal circuito luce in corrente alternata dei trasformatori, quindi 16V c.a. Questo tipo di alimentazione ha determinato un’elevata moria di diodi, malgrado le resistenze applicate ad ognuno di essi per ridurre la tensione. Per saperne di più e rimediare al problema ho chiesto soccorso al nostro sito. L’argomento si e’ rivelato di interesse generale, tanto da essere discusso in un topic specifico: (http://www.marklinfan.com/f/topic.asp?TOPIC_ID=1947)

 Inoltre, la stesura dei cavetti di alimentazione era stata fatta frettolosamente, creando sotto il telaio delle matasse di fili volanti inguardabili e poco pratiche..

Ci siamo quindi decisi a realizzare un circuito luci in corrente continua. Per questo abbiamo rimediato, presso un riparatore di computer, tre alimentatori per PC in ottime condizioni. Questi alimentatori forniscono corrente continua  stabilizzata a 3,3V, 5V e 12V. Un alimentatore e’ stato fissato alle gambe di ciascuna penisola, con delle staffe e una struttura di sostegno fatta con listelli di legno.

    

 Le uscite dell’alimentatore sono state poi  collegate a delle morsettiere  costituite da comuni  mammouth da elettricista. Come si vede, ogni morsettiera e’ composta da tre file parallele di mammouth avvitati su una basetta di compensato. Le basette sono poi state fissate nella parte inferiore del telaio di ciascuna penisola, in posizione più o meno centrale rispetto alle utenze.  Sulla fila centrale c’e’ la massa e sulle due file esterne si trovano le alimentazioni a +12V e +3,3V, che sono quelle utilizzate dai LED. Ciascun  mammouth e’ stato ponticellato da un lato con un filo di rame  piegato con le pinze.

 

L’impianto e’ stato suddiviso geograficamente in tre zone e tutti i cavetti di alimentazione delle luci a diodo di ogni  zona sono stati raccolti e portati, seguendo dei percorsi ordinati, alle morsettiere. Numerando i morsetti e’ stato possibile individuare le alimentazioni delle singole luci, le cui posizioni sono state  registrate in tabelle per consentire un intervento rapido in caso di necessità.

 Senza dubbio la potenza erogata dagli alimentatori e’ ridondante rispetto all’esigenza ma ci da’ ampie possibilità di crescita del sistema senza preoccuparci dell’assorbimento delle luci presenti. Abbiamo, quindi, revisionato e incrementato i punti luce. Il piazzale del deposito locomotive e’ stato illuminato dalla bella, ma delicatissima, torre faro di Lineamodel. Il montaggio dei 12 LED tipo SMD,  ha richiesto tutta la pazienza e la maestria nel saldare di Enzo

     

  I LED SMD si sono dimostrati particolarmente adatti per questa applicazione. Piccoli ma luminosissimi, sono stati acquistati in blocco su internet (http://stores.ebay.it/ledbaron) ad un prezzo veramente economico. Anche le due torri faro autocostruite dello scalo merci, sono state modificate impiegando questi diodi.

 

Nel complesso la nuova illuminazione crea un’atmosfera abbastanza suggestiva, se non realistica, come si vede in questa foto panoramica

Tanto da poter tenere sedute di gioco in notturna.

Ed ecco di seguito qualche foto di angoli caratteristici:

                       La birreria                             L’Ufficio spedizioni dello scalo merci

                    

La rimessa circolare                  La stazione principale                    Il terminal petroli

      

Le zone urbane, ovviamente, hanno una maggiore  concentrazione di luci nelle strade e negli edifici, come si vede da queste foto.

         

   

In parallelo con la costruzione dell’impianto luci abbiamo proseguito la realizzazione del fondale. Finora abbiamo installato  due pannelli dei sei necessari. Questa costruzione si sta rivelando più impegnativa del previsto, sia per la ricerca delle immagini adatte sia per la loro messa in opera sul supporto di compensato. Ne riparleremo prossimamente...

Approfondimenti e commenti qui: