Se state leggendo questa pagina vuol dire che siete interessati a partecipare all'iniziativa, bene, facendo tesoro dell'esperienza accumulata in questi sei anni vogliamo dare alcune indicazioni su come procedere per ottenere un buon risultato.
Siate severi con voi stessi e ponetevi obbiettivi raggiungibili. Come prima esperienza provate a dedicarvi a un modulo di 72 cm. Annotatevi i tempi di costruzione e i problemi affrontati in modo da avere un riferimento per i progetti più impegnativi. Ricordatevi che il vostro modulo andrà "trasportato", misurate la capienza del baule della vostra auto prima di iniziare. Le regole tecniche costruttive e scenografiche vanno applicate con rigore. Questa precisione nella costruzione consentirà di unire il vostro modulo a quello di un vostro collega senza problemi. Se avete dubbi chiedete senza esitare.
Il car system faller:
Se avete visitato Miniator Wunderland o il Loxx e siete rimasti affascinati dal Car system più che dai treni riflettete prima di installarlo su un plastico modulare da trasportare. Il vostro progetto potrebbe risentirne, sia per le problematiche aggiunte, sia per i compromessi da fare per far convivere questo sistema su un modulo già troppo stretto anche per i treni.
La cosa da evitare:
Fare un modulo legato in modo univoco a quello di un vostro amico. E' vero che progettare insieme una scenografia divisa su più moduli consente di creare un paesaggio di più ampio respiro, ma diventa un problema se per vari motivi il vostro amico non può più seguirvi.
La cosa consigliata:
Prendete spunto dalla realtà o copiate un plastico già fatto, non realizzate strutture improbabili. Semplicità e realismo vi devono guidare nel progetto, quindi armatevi di metro per le cose piccole e misurate a passi strade e passaggi. Fotografate le cose che vi colpiscono, documentatevi su internet, ci sono migliaia di foto di tutto quanto può servire.
Ultimo e più importante punto:
Munitevi di un buon martello da tenere a portata di mano in caso di necessità e leggetevi bene, me proprio per bene, questo simpatico articolo apparso sul N°1 di Italmodel nel 1951 (millenovecentocinquantuno), quando il Fermodellismo stava per essere concepito.
Buon Lavoro