Il raccordo portuale di Imperia – Oneglia
Imperia fu costituita nel 1923 a seguito dell’unione amministrativa di Oneglia, Porto Maurizio ed altri comuni minori.
Oneglia è sede di varie industrie del settore alimentare ed in passato era attraversata da vari raccordi ferroviari che servivano gli oleifici, il cementificio, il pastificio ed il porto.
Verso la fine degli anni ’70 fu costruito anche un raccordo che univa la stazione di Oneglia al bacino portuale di Porto Maurizio; questo collegamento fu utilizzato solo in rarissime occasioni e venne successivamente smantellato.
Vi presento una breve descrizione del raccordo con il porto di Oneglia, che può rappresentare uno spunto interessante per una riproduzione in scala.
La situazione descritta è quella riscontrabile negli ultimi anni di esercizio, fino alla definitiva soppressione avvenuta da pochi anni.
I binari provenienti dalla stazione di Imperia-Oneglia (linea Genova-Ventimiglia) attraversavano la via Aurelia (via della Repubblica) e si dirigevano verso il porto lungo via T. Schiva, dove era presente un binario di raddoppio che serviva il pastificio (carico prodotti lavorati)
Al termine della via una serie di scambi e incroci permetteva l’accesso ad una raffineria olearia, ai silos del pastificio ed al porto.
I binari dell’area portuale erano posizionati sul molo di ponente e sulla banchina di Calata G.B. Cuneo, caratterizzata dalla schiera di antichi palazzi con porticato che si affacciano sul porto.
Fino alla fine degli anni ’70 l’accesso al porto avveniva tramite piattaforme girevoli (la posizione è riportata su una foto) che consentivano la giratura dei singoli carri a due assi.
Questo problema venne risolto con l’abbattimento di alcuni edifici e la realizzazione di una curva di raggio ristretto.
I treni, per molti anni, sono stati manovrati da motrici stradali Fiat 682 appositamente modificate per il traino e la spinta dei convogli.
Ho simulato lo sviluppo dei binari del raccordo portuale utilizzando gli elementi componibili prodotti dalla Märklin con il codice 0231 (Märklin H0 K-Gleisplanspiel in scala 1/5).
Ho aggiunto anche una elementare rappresentazione dei principali edifici della zona.
La situazione reale è visibile
nella foto aerea, mentre alcune foto d’epoca (archivio Dolmetta) ritraggono
gli intensi traffici di un tempo.
Il nuovo raccordo portuale, prove tecniche a Domodossola.
Ispirandomi al
tracciato del vecchio raccordo portuale di Imperia-Oneglia, ho provato a
disegnare il mio futuro porto PMV.
In questa prima bozza il tracciato originale è stato adattato, ma ha mantenuto
le sue caratteristiche.
Sono riprodotti i binari di calata Cuneo, del molo corto e i binari di accesso
al porto che erano utilizzati anche dal Pastificio Agnesi.
A sinistra è visibile il binario posto presso i silos del molino.
Il tutto dovrebbe trovare posto su quattro moduli; gli edifici saranno limitati
a silos, ciminiere, serbatoi di oli vegetali e fari di segnalazione del porto.
Aggiornamento Dicembre 2009
Il porto nella versione
presentata a Carnate 2009:
l'impianto, rinominato "Alter Hafen", ha un aspetto volutamente "vissuto".
Nelle zone di carico e scarico delle merci ho riempito tutti gli spazi tra i
binari e le gru con il compensato, successivamente verniciato in grigio e
invecchiato con tinta marrone.
In tutte le altre parti del piazzale ho aggiunto il pietrisco e qualche zona
erbosa sparsa tra i binari.
La colorazione rossiccia, tipica di alcune aree industriali, è ottenuta
cospargendo il pietrisco e l'erba con della comune terra rossa di Puglia.
La terra è stata raccolta in piccole zolle, frantumata e setacciata.
Ho invecchiato tutti i silos, rifinito le banchine con cartoncino Faller e
simulato l'acqua del porto.
Il prossimo passo sarà la completa illuminazione dell'impianto e la
realizzazione di scenette realistiche.
Se avete commenti potete scrivere su: