Nella progettazione del mio primo modulo ho tenuto in particolare considerazione gli aspetti pratici, cercando di raggiungere un compromesso tra solidità e leggerezza del telaio e stabilità della struttura di base del paesaggio. I pannelli longitudinali del modulo sono in compensato multistrato da 20 mm di spessore, mentre le testate sono quelle normalizzate da 18 mm. La struttura è rinforzata trasversalmente da tre listelli di abete a cui sono fissati altrettanti supporti in plastica che fanno da sostegno al piano di base dei binari, anch’esso in multistrato da 20 mm.
Quattro angolari metallici uniscono gli elementi perimetrali garantendo una buona rigidità del telaio.
Sulla struttura portante è stata fissata una rete metallica a maglia larga, i cui bordi, sempre potenzialmente pericolosi, sono stati adeguatamente protetti.
La rete è stata ricoperta da diversi strati sovrapposti di carta morbida e colla vinilica. La stessa operazione è stata ripetuta anche sul lato inferiore del modulo; la rete metallica è dunque inserita tra due strati di carta e colla vinilica, e costituisce la parte centrale di una struttura tipo “sandwich”. Questa soluzione garantisce notevole stabilità ed elasticità, e risulta sufficientemente leggera.
vista frontale bordo modulo
vista dall'alto bordo modulo supporto palo linea aerea
morsettiera lato destro morsettiera lato sinistro particolare del cablaggio modulo cablato
PMM8 test linea aerea con locomotore Märklin test linea aerea con locomotore Piko AC
Anche la vegetazione, costituita in gran parte da abeti, è un compromesso tra
robustezza, facilità di manutenzione e realismo.
Tutti gli alberi sono semplicemente inseriti nelle basi dei tronchi e sono asportabili e riposizionabili a piacere; questo sistema rende molto semplici le operazioni di manutenzione e/o sostituzione degli alberi. Le basi dei tronchi sono realizzate con robusti tubetti di cartone che, per circa un terzo della lunghezza, sono stati tagliati longitudinalmente con un cutter. Si realizza così una sorta di tassello che è inserito dal basso in un foro praticato nel terreno; le due alette del tronco, ripiegate nella parte inferiore del supporto di base, sono successivamente ricoperte con altri strati di carta e colla vinilica.
La parte del tronco che rimane visibile all’esterno è anch’essa avvolta e modellata con carta e colla vinilica e quindi rifinita con un prodotto commerciale normalmente utilizzato per riprodurre la terra, anche le radici che affiorano dal terreno sono state a loro volta modellate. Al termine della lavorazione la base dei tronchi risulta saldamente ancorata al terreno.
Sul modulo sono previsti due soli edifici: la villetta della Kibri “Chalet in Brienz” (art.B8805) e la piccola chiesa di montagna della Faller (art. 130243), che è stata completamente riverniciata da mia figlia.
Per arricchire la scena ho realizzato per prova alcuni pali di legno con isolatori in ceramica Il metodo è molto semplice e di rapida esecuzione. Il palo è il ramo di un arbusto, mentre l’isolatore è in filo da 4/10 avvolto a spirale su un filo di sezione 6/10.
La mia piccola assistente ha rifinito con qualche tocco di colore.
L’illuminazione pubblica è assicurata da lampioni realizzati
artigianalmente.
Per la loro costruzione ho utilizzato parti di fusibili e vecchie antenne radio/tv (per la realizzazione del palo tipo Mannesmann). Le foto seguenti illustrano le fasi principali della lavorazione.
Nella foto seguenti è visibile il modulo esposto al Model expo Italy 2007
Schienenbus Fret Aln668
La mia prima Alfa Romeo
In baita con gli amici
Boscaioli La chiesetta nel bosco Daini
23 Novembre 2008
Proseguono i lavori di modifica al paesaggio in vista della mostra di Carnate, ecco alcune immagini:
Il modulo a "Trenini in mostra 2008"
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