Verona, 7-8 marzo 2009, terza esposizione per i plastici del Club
Eccezionalmente sono stati esposti oltre ai moduli terminati anche quelli in costruzione, tutta l'area era visibile agli occhi dei visitatori che hanno apprezzato anche il disordinato "dietro alle quinte". La stazione nascosta, i tavoli ingombri di treni, scatole, attrezzi, i meccanici al lavoro sui modelli, i tecnici alla ricerca dei guasti, hanno suscitato grande interesse e curiosità. Le aree portuali e gli scali con le gru hanno contribuito in maniera determinante allo spettacolo, forse i loro magneti hanno forze di attrazione che vanno oltre i materiali ferrosi...
Il plastico vintage, al suo debutto con il pubblico, è stato bene apprezzato. Qui si intrecciano nostalgie passate con collezionismo, la meccanica e l'elettrotecnica sono le regine del plastico, gli odori dei motori elettrici, il rumore degli scatti elettromagnetici e la luminosità dei lampioni con le vecchie lampadine a filamento evocano momenti magici legati ai ricordi per qualcuno e fantasie sul proprio futuro per altri.
Una nota di merito va anche agli edifici in lamierino, capaci di incantare come nessun modello perfetto potrebbe fare. Nello spirito vintage gli elementi architettonici sono evocati più che riprodotti fedelmente. Il treno è il vero protagonista, il resto è contorno e lascia libera la fantasia di costruire quanto non c'è. Che sia questo il segreto?
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