Gläserner Zug
Anno di costruzione | 1935-1936 |
Esemplari costruiti | 2 (DR ET 91 01-02) (DB 491 001) |
Lunghezza | 20.600 mm |
Peso | 51 t |
Velocità massima | 110 km/h |
Posti a sedere | 70 |
Photo: eisenbahnstiftung.de
DB BR 491 001-4 cod.37584 (2017)
DRG elT 1999 cod. 37582 (foto Enrico Ferrari) (2015)
DB ET 9101 München cod. 43526 Roco (conversione AC Mario Puleo)
Elaborazione e conversione al sistema a tre rotaie del “Treno di vetro” ET91 01 DB, modello Roco
Il “Treno di vetro” (Gläserner
Zug) ET91, in seguito gruppo 491 DB, e’ un’automotrice elettrica che ha prestato
servizio in Germania fin dagli anni trenta. Un solo esemplare e’ sopravvissuto
alla guerra, l’ET91 001 diventato poi 491.001-4, ed e’ stato utilizzato
soprattutto per treni turistici; e’ stato messo fuori servizio in seguito ad un
grave incidente a Garmisch-Partenkirchen nel 1995 che lo ha danneggiato
seriamente. Attualmente e’ esposto ad Augsburg, informazioni in
http://www.glaesernerzug.de
Questo treno e’ arrivato spesso ai confini italiani, al Brennero ed anche a
Domodossola. Nella sua lunga storia ha cambiato aspetto alcune volte, con schemi
di colorazione azzurro-argento, blu-bianco, rosso-crema presso la DB ed verde
scuro-crema presso la DRG e con cambi di pantografi; tutte queste versioni sono
state riprodotte da Roco, quasi tutte sia in continua che in alternata, ma
quelle in alternata sono abbastanza difficili da trovare. Non trovandola, la
conversione al sistema a tre rotaie di un ET91 in continua e’ abbastanza
semplice; la trazione e’ su un solo carrello e l’altro e’ predisposto per il
montaggio del pattino, nel sottocassa c’e’ spazio per un decoder.
L’alloggiamento nel sottocassa, dove nei modelli in alternata di serie c’e’ il
relè, e’ lungo 24 mm e largo 15 mm, bisogna utilizzare un decoder piccolo, per
esempio Uhlenbrock 76400 o Khuen T145. Io ho usato un piccolissimo Zimo MX620
multiprotocollo collegato ad una presa NEM652 autocostruita; e’ consigliabile
solo a chi e’ attrezzato per microsaldature perche’ le uscite funzioni sono
disponibili su piazzole molto piccole. Nella foto e’ visibile anche il
ponticello che collega elettricamente le ruote dai due lati e permette di
chiudere i circuiti di blocco.
Il modello dell’ET91 e’ popolato di serie da un numeroso gruppo di passeggeri
(in realtà sono di più, al momento della foto qualcuno e’ sceso)
ed e’ illuminato, anche se l’illuminazione e’ molto debole perché una sola
lampadina nel sottocassa illumina sia i fari bianchi e rossi che il terzo faro e
un po’ anche l’interno attraverso lunghissime guide ottiche; praticamente e’
visibile solo al buio.
Nella mia elaborazione ho sostituito l’intero impianto, montando LED SMD in
prossimità dei fari. Il sistema ottico dei fari e’ stato progettato da Roco in
un modo molto efficiente, una sorgente di luce affacciata al diffusore da un
lato illumina i due fari esterni (bianchi) e una dall’altro lato illumina i due
fari interni (rossi).
Ho messo due LED SMD PLCC2, uno bianco a luce calda e uno rosso, tenuti in
posizione dai gruppi dei sedili, che vanno fresati ed isolati (sono metallici)
per evitare cortocircuiti; nella foto e’ visibile il LED dei fari rossi, prima
del montaggio della fila di sedili; i fili vanno fino al decoder posto al centro
del sottocassa passando nello spazio delle guide di luce, ovviamente rimosse. Un
LED bianco SMD 0603 e’ stato infilato nello scasso dietro il terzo faro,
accorciando la guida al minimo. I tre LED bianco basso, bianco alto da un lato e
rosso dall’altro, visto che si accendono insieme, sono collegati in serie tra di
loro ed alla corrispondente uscita luci del decoder con una resistenza da 1 kOhm;
la luminositàdei fari e’ molto soddisfacente anche se la corrente nei LED e’ di
soli 8 mA.
L’illuminazione dell’interno e’ ottenuta con otto LED bianchi a luce calda
SMD0603 montati ognuno su un piccolo supporto incollato al tetto in
corrispondenza delle cornici dei finestrini, in modo da non renderli troppo
visibili.
I LED sono disposti in due gruppi da quattro in serie alimentati a corrente
costante, ~10 mA per gruppo, e sono controllati dalla uscita F1 del decoder.
Utilizzando LED ad alta efficienza la luminosità e’ molto elevata, si può
ridurre utilizzando la funzione dimming del decoder.
Questo e’ l’ET91 elaborato messo a fianco di uno originale, anche lui con
l’illuminazione al massimo; l’illuminazione a LED consuma poco più della metà
di quella a lampadine.
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