ICE 1 - 3770

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Elaborazione dell' ICE1 Marklin 3770

a cura di Mario Puleo

l'ICE (Inter City Experimental) DB, realizzato da Siemens, e' stato il primo treno ad alta velocita' delle ferrovie tedesche, seguito dagli esemplari di serie ICE1, dove ICE ha cambiato significato in Inter City Express, e molti anni dopo da ICE2 e ICE3.

Marklin ha ovviamente realizzato i modelli di tutti questi ICE; il primo (3360-3660) era particolarmente raffinato nella meccanica: entrambe le motrici erano motorizzate con motori Faulhaber e questo oltre ad aumentare i costi (uscito nel 1985 costava gia' un mezzo milione di allora) dava problemi di sincronizzazione tra i due motori nella versione digitale.  L'ICE1 3770 e' stato realizzato in maniera molto piu' convenzionale: una sola motrice motorizzata con un motore a cinque poli,  le carrozze sono rimaste le stesse, pesanti e poco scorrevoli, forse anche per le prese di corrente dell'illuminazione interna. Il risultato e' stato un crollo di prestazioni, ancora piu' accentuato nella versione digitale: il modello non raggiungeva i 200 km/h in scala e rallentava vistosamente sulla salite, con l'illuminazione accesa arrivava a fermarsi se la tensione (digitale) in linea non era abbastanza elevata. Molti pesantissimi merci con macchine buone salivano nelle stesse condizioni senza rallentare. Qualcuno ha provato a migliorare la situazione motorizzando anche la seconda motrice, io ho provato in modo piu' semplice.

Ho scoperto che il decoder alimentava il motore in modo insufficiente. Alla velocita' massima impostata il decoder dava 10 V al motore, che scendevano sotto i 9 accendendo le luci, tutto questo con la macchina che girava a vuoto. Ho quindi sostituito il decoder rifacendo tutto il circuito elettrico.  Ho provato diversi decoder e alla fine ho adottato un decoder ESU Lokpilot, e la tensione ai capi del motore e' salita a 14 V a vuoto. Le prestazioni sono cambiate radicalmente: almeno il 30-40% in piu' di velocita' del convoglio e rallentamento in salita molto ridotto; la motrice isolata con un vagone misure ha superato i 320 km/h. Restava da risolvere il problema dell'illuminazione interna. Ogni carrozza consuma oltre 100 mA ed io ne ho sei: un bel carico per il decoder. L'ho risolto utilizzando un'alimentazione separata, l'uscita funzione F1 del decoder comanda un rele' che attiva l'illuminazione collegandola alla presa di segnale digitale (cioe' al pattino), il ritorno di corrente e' (era gia' in origine) attraverso le ruote. In questo modo ho avuto due vantaggi: il decoder non e' caricato e c'e' piu' potenza disponibile per l'illuminazione.  Quando le luci hanno il ritorno sulla massa, come in questo caso, il decoder applica solo meta' della potenza che darebbe col ritorno nel decoder stesso. Il risultato prima e dopo la cura potete vederlo nelle due foto.

Qualche inconveniente questa elaborazione ce l'ha. Ho perso la commutazione della presa di corrente dal pattino di testa ma, viste le correnti assorbite, preferisco avere i due pattini collegati insieme in parallelo. Le luci della motrice di coda sono collegate all'illuminazione interna e quindi si accendono solo quando e' questa accesa, bisognerebbe metterci un decoder per funzioni. Vi  mostro anche le foto di come e' fatto il nuovo circuito elettrico, niente di complicato e costoso, con 25-30 euro di decoder, 5 di rele' e qualche pezzettino che di solito c'e' nel cassetto di un elaboratore si fa tutto.

 

ICE1 engine.JPG (71029 byte)   ICE1 decoder.JPG (749427 byte)

Prima della trasformazione        Dopo la trasformazione

ICE1 before change.jpg (12643 byte)  ICE1 after change.jpg (21791 byte)

 

Elaborazione di ICE1 Marklin 3770 : parte seconda

Al vero l’ICE e’ un treno lunghissimo, normalmente sono 14 carrozze, pero’ un convoglio cosi’ difficilmente puo’ circolare su un plastico casalingo. Invece su un plastico da parata, come il PMM, un treno cosi’ puo’ circolare in configurazione lunga senza problemi, anzi facendo un’ottima figura.
Cercando un po’ su ebay.de ho trovato altre carrozze della stessa serie del mio ICE, ormai fuori produzione da anni, che un po’ alla volta si e’ allungato notevolmente. A questo punto il consumo dell’illuminazione e’ diventato eccessivo, la CU non ce la faceva a mantenere una tensione adeguata sui binari. Soluzione praticamente obbligata: sostituire le lampadine con LED bianchi, lasciando la stessa struttura dell’illuminazione alimentata dalla condotta passante collegata alla presa del segnale digitale. Negli ultimi due anni i LED bianchi sono migliorati moltissimo, la luminosita’ e’ molto elevata, hanno perso la dominante azzurrina, ed i prezzi sono scesi a valori accettabili.
Approfittando della tensione elevata del segnale digitale, almeno 15 V di picco, ho sostituito le due lampadine di ogni carrozza con quattro LED bianchi tutti in serie, alimentati a corrente costante.
Dettagli realizzativi
I LED in contenitore PLCC4 sono stati montati a coppie su una piccola striscia di circuito stampato, spessa 0,7 mm, in modo da emettere luce lateralmente come le lampadine che sostituiscono.


Il gruppo di due LED viene sostituito alla lampadina, i contatti della lampadina vengono utilizzati solo come supporto e non sono collegati. I LED sono collegati con fili (rossi e neri, attenzione alla polarita’)

 

Il diffusore trasparente viene richiuso, gli inserti metallici che circondavano le lampadine non vengono rimontati.



Sul lato superiore del circuito stampato si fissa il circuito generatore di corrente costante e si collegano i due gruppi di LED messi in serie, il circuito e’ alimentato dai fili giallo e marrone collegati ai timoni.
 



Il generatore di corrente costante e’ realizzato come specchio di corrente, tiene la corrente nei LED praticamente costante a circa 20 mA da 14 a 28 V, visto che e’ alimentato dal segnale digitale l’alimentazione viene prima raddrizzata da un circuito a ponte.



La corrente assorbita da ogni carrozza e’ scesa da 140 mA con le lampadine a meno di 25 mA, il gruppo di cinque carrozze assorbe in tutto 120 mA.


Ecco il nuovo ICE con le prime cinque carrozze modificate, la sesta e’ ancora illuminata a lampadine, consuma come le altre cinque messe insieme ma la sua illuminazione non e’ piu’ intensa, sembra solo piu’ calda.



Seconda parte.doc

 

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