Il plastico di Ernesto Cappellano & Enzo Massaioli
08 – LA RIMESSA CIRCOLARE
Mentre proseguono i lavori per la rifinitura del paesaggio sulla penisola di destra, come vedremo in seguito, abbiamo deciso di divertirci con la costruzione della rimessa circolare del Deposito Locomotive. Dalla lettura di cataloghi e riviste abbiamo tratto spunto per disegnare un progetto di massima della rimessa, le cui dimensioni sono state anche definite tracciandone direttamente sul tavolo la pianta e assicurandoci che riuscisse a contenere la loco a vapore piu’ lunga: la Br53 (Art. 3102). Il tutto e‘ stato poi riportato su carta millimetrata per disegnare i pezzi da tagliare.
Ampliando l’immagine a tutto schermo e’ possibile individuare tutte le misure della rimessa.
Le varie parti (2 fiancate laterali, 6 frontali, 6 retro e 5 pareti interne) sono state disegnate su un foglio di compensato da 4 mm. e poi ritagliate col seghetto da traforo. Successivamente sono state montate tra di loro incollandole con colla vinilica. Per dare robustezza alla struttura sono stati utilizzati dei segmenti di listello da 5x5 mm. ritagliati opportunamente e incollati negli angoli delle pareti interne e nella parte piu’ alta del tetto. Il montaggio e’ avvenuto direttamente sul piano della piattaforma, semplicemente poggiando la struttura senza incollarla. Per tenerla a posto con precisione sono stati usato dei tasselli di legno avvitati sul piano finché la struttura e’ diventata sufficientemente rigida.
Il tetto della rimessa e’ stato costruito riutilizzando delle comuni lattine da 5 lt. di olio d’oliva, preventivamente messe da parte (…perché non si sa mai!….). Facendo molta attenzione ai bordi taglienti, le lattine sono state lavate bene, aperte e piegate in modo da ricavarne dei fogli quindi, con la forbice da lattoniere, sono state ritagliate le sezioni che compongono la copertura. Le tre sezioni di uno spicchio sono unite da un lucernario anteriore e uno posteriore anch’essi ritagliati dalla latta, foto al centro. I bordi di ogni sezione sono stati piegati per essere saldati alla cornice del lucernario oppure per chiudersi sul muro esterno all’estremità’ di ogni spicchio.
Tre spicchi sono stati saldati insieme tra di loro sovrapponendo una sottile striscia di latta alla giunzione. Nella foto a sinistra si vede una delle due metà della copertura in lavorazione. Si possono notare le cornici dei vetri del lucernario, realizzate saldando all’interno una striscia di rete metallica di recinzione con trama da 1 cm. e il tetto parzialmente rifinito con le nervature che simulano la copertura in lamiera. Le nervature sono state realizzate saldando a stagno un filo di acciaio sottile sul lamierino di latta. Le due parti della copertura si posano sulla struttura ad incastro in modo che si possa intervenire all’interno della rimessa in caso di manutenzioni. La seconda metà si sovrappone alla prima con una sottile striscia di lamiera. Da un tondino di ottone da 6 mm. sono stati ricavati i comignoli per l’evacuazione dei fumi delle loco.
I ritagli delle aperture frontali delle rimesse sono stati divisi in due, traforati e incisi con una fresa sottile per realizzare le ante dei portali. Per le cerniere e i cardini abbiamo preso spunto da un articolo di Model Railroader dell’Agosto ’96 che pubblicava la foto seguente.
Le grandi finestre della rimessa, sono state riprodotte piegando opportunamente un fil di ferro da 2 mm sul quale e’ stato poi saldata l’intelaiatura, ancora una volta ricavata dalla rete metallica. Sulla parte interna e’ stata poi incollato un pezzo di zanzariera di vetroresina. Le finestre sono poi state fissate a incastro nelle aperture, senza bisogno di incollaggio.
Sulle mura esterne della rimessa e’ stato steso prima un velo di stucco, poi si e’ passati alla verniciatura con un colore acrilico che ci sembrava adatto. Il tetto di lamiera e’ stato verniciato con la vernice color grigio-scuro già utilizzata per le strade, per simulare la bitumatura che ho avuto modo di osservare su alcuni capannoni industriali. Le porte sono state verniciate con un impregnante per persiane. Il pavimento interno delle rimesse e’ stato verniciato di grigio scuro.
Le ultime rifiniture sono state una fascia in mattoni nella parte bassa della rimessa, le grondaie con relativi canali discendenti ricavate da un tondino di ottone da 2 mm., saldate lungo il bordo del tetto e sugli spigoli della costruzione e un marciapiede che corre lungo le pareti longitudinali. Ai lucernari del tetto e’ stata incollata una striscia di plastica traslucida per simularne le vetrate.
Come si vede in quest’ultima foto, alla rimessa non poteva mancare l’illuminazione elettrica. Per questa abbiamo usato cinque diodi luminosi bianchi ad alta intensita’, collegati in serie, e alimentati dal circuito luce (giallo- marrone). Per ogni diodo e’ stato pure costruito il portalampade.
La costruzione della rimessa e’ stata divertente e siamo soddisfatti del risultato, i materiali impiegati sono tutti economici e facilmente reperibili. La parte più impegnativa e’ stata quella delle saldature a stagno per la quale occorre un po’ di esperienza. Se qualcuno volesse imitarci e avesse bisogno di ulteriori chiarimenti saremo ben felici di fornire informazioni.
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