a cura di Alberto Pedrini 

I segni del tempo

Torno sull'argomento per mostrarvi i risultati di un lavoro poco complicato e reversibile per rendere più realistici i convogli intermodali.

Questi bellissimi carri sono in metallo e ben dettagliati, ma i container sono realizzati con una plastica lucida che li rende giocattoli più che modelli.

Per l'invecchiamento ho usato i soliti colori acrilici in tre colorazioni base che tengo sempre pronte diluite, ruggine, grigio e nero opaco.

Trattandosi di container non ho seguito un metodo già codificato, ma mi sono affidato al mio istinto fiducioso che "lo sporco è solo sporco" quindi qualsiasi risultato sarebbe andato bene...

Ho preparato un piano di cartone su cui appoggiare i modelli, un guanto in lattice per la mano sinistra, caricato l'aerografo con il color ruggine e ho spruzzato in passate leggere evidenziando le parti intorno a chiusure, cerniere e punti di appoggio e ancoraggio, dove la vernice si rovina con il tempo.

Seconda passata con il grigio, polvere sul tetto e sulla fascia laterale dal basso e sporcatura delle scritte, troppo evidenti.

Ultima mano di colore il nero, si parte dal tetto con spruzzate intense sulla fascia centrale a sfumare sul lato. Poi dal basso verso l'alto sui lati, nella zona alta vicino allo spigolo. Ultimo ritocco con mani leggerissime nelle zone eventualmente rimaste lucide, più come opacizzante che come colore.

Più complessa la finitura del container cisterna con cui bisogna lavorare più di fino e sporcare il boccaporto, ho usato il nero improvvisando, non ho indagato su che tipo di liquido venga trasportato con queste cisterne.

L'operazione è reversibile, sono pezzi di plastica lavabili tranquillamente (non in lavastoviglie, mi raccomando...)

Ecco il risultato: