Nino Carbone

Home Su

KarbonRail di Nino

IL PLASTICO CHE HO SEMPRE SOGNATO (IN EPOCA III)
"Dall'Oro alla Karbonrail"

Faccio parte di quella schiera di persone adulte a cui da bambino piaceva il trenino elettrico. La passione è rimasta inalterata. Arriva poi un momento, che pensandoci, ci si ricorda di tutto il percorso fatto, fino ad arrivare ad esaudire il proprio sogno.
Questa è la mia "trenistoria".
Ho cominciato ad idealizzare un plastico ferroviario, sfogliando il catalogo del "CENTENARIO MARKLIN", anno 1959. A pagina 14 dello stesso, c'era la foto di un tracciato che aveva scatenato la mia fantasia. Disegnare impianti più o meno possibili era diventato il "mio chiodo fisso".
Ero un bambino di 10 anni e in quel periodo regalare ad un bimbo un trenino elettrico significava renderlo veramente felice.
Un mio caro amichetto, vicino di casa, ricevette per quel Natale la confezione Marklin 3101 (3001 + due carrozze + bagagliaio) assieme al nuovo catalogo. Quel famoso catalogo "ORO" giunse in seguito a casa mia. Lo leggevo quotidianamente, tanto che lo sapevo a memoria.
Credo che sia nata sicuramente in quel momento "l'impronta" per i treni dell'Epoca III.
Da quel momento, scattò in me la scintilla, per una passione che e' immutata tutt'ora (anzi!), anche se ha attraversato momenti di calma.
In allora per molteplici motivi, non si realizzò subito e rimase sopita per qualche anno ancora. Continuai a comprarmi i cataloghi (uscivano i primi di ottobre concomitanti l'inizio della scuola) perchè averli era un fattore altamente emozionale, e poi per tenermi aggiornato sulle novità.
Verso i quattordici anni, i miei genitori si decisero e comprarono pure a me la 3001 verde con carrozze (4002) e bagagliaio, però con luci di coda (4041), novità nel 1960/61.
L'anno seguente "arrivò" l'italiana E424 con alcuni carri, ma il progetto del plastico per questione di spazio, rimase solo un mio progetto.
Al compimento dei 18 anni, presi la patente e la Fiat 500, e i trenini rimasero nelle loro scatole. Lavoro, militare, fidanzata, casa e matrimonio, come avrei potuto trovare tempo e concentrazione per dedicarmi al mio hobby? Anzi, su pressione di un collega appassionato, gli vendetti "quasi" tutto.
Quasi, perchè mi tenni due carri ai quali ero legato, il 4600 (bagagliaio treni merci Pwg) e il 4605 delle SBB, perchè avevano le porte scorrevoli e poi perchè erano veramente belli.
Dopo sposato, ebbi l'occasione di frequentare un amico che aveva questo stesso hobby, e anche un ....... plastico!!!! Bello e discretamente grande.
E' come avessero aperto le chiuse di una diga. Fu il risveglio della "MARKLINITE ACUTA".
Qui entrarono in scena i due carri conservati, che agendo da "richiamo" mi "convinsero" ad agire in fretta, e con la "Benedizione" di mia moglie, ripresi la strada interrotta, era il 1981.
Nella cameretta di mia figlia, (che non era ancora nata), costruii il mio primo plastico, (2.30 x 1.40), comprai la E94 e otto carri DB. Entusiasta, di lì a poco, trovai usate ma in buonissimo stato, le E41 blu e verde,la V200 Deutsche Bundesbahn, l'automotrice con rimorchio 3016/4018, la E40, la BR44, la BR01 e la BR23 tutte nella mitica "scatola azzurra".
Ne comprai poi di nuove, quelle che facevano al caso mio sul catalogo di quell'anno.
Certo non avevano più il fascino degli anni '60, ma la Marklin è sempre la Marklin,ed io mi adattai subito a questa nuova realtà.
Insomma mi scatenai, quasi inconsciamente, per recuperare quello che avevo sempre desiderato e per motivi vari mai potuto avere.
Ero veramente irrefrenabile.
Dopo cinque anni traslocammo, era il 1986.
La nuova casa aveva una cameretta in più, come poterla sfruttare?
Sempre grazie alla "comprensione" di mia moglie, divenne "la stanza del plastico", un termine ancora oggi usato in famiglia, anche se il plastico non c'è più.
La mia seconda "opera" era un po' più grande della prima, (2.60x1.60) e risultò anche più bella (l'esperienza in questi casi è formativa), rimanendo in funzione per 15 anni (1987/2002).
Nel frattempo, locomotive, locomotori, carri e carrozze, aumentarono notevolmente.
Il controllore e revisore dei conti (mia moglie) si dimise, gli subentrai con parzialità.
All'inizio del 2002 andai in pensione, e potei dedicarmi ancor più al mio hobby.
Contemporaneamente successe quello che non era nei miei programmi. Si liberò una cantina sotto casa e riuscii ad entrarne in possesso. Scattò a questo punto l'idea di trasferire "l'oggetto" di casa in un locale meno condizionante e più grande, e perchè no, rifarlo completamente nuovo, visto lo spazio a disposizione.
Fatti i conti, la metratura "plasticabile" era di 4.80x3.00. FAVOLOSO!!!!
Scattava immediatamente l'operazione "IL PLASTICO CHE HO SEMPRE SOGNATO".
Il mese di agosto 2002,fu dedicato alla colorazione delle pareti, pavimento in linoleum, finestrella anodizzata, impianto elettrico, serrature, piano per l'"opera" n°3 (altezza 1 mt).
Dal 1° settembre 2002 alla fine di febbraio 2003 inizio e conclusione lavori.
Avevo proprio il "bisogno" di vederlo finito per fare "girare" i miei treni come intendevo io.
(I mesi successivi li dedicai alla cura dei particolari, ma in questo settore i lavori non finiscono mai).
Cinque ore al giorno per sei mesi per comprensive 900 ore di lavoro.
Il 1° di marzo 2003 partiva ed arrivava il "MIO" primo treno in perfetto orario.

IL MIO SOGNO SI ERA FINALMENTE AVVERATO. ERA NATA LA KARBONRAIL.

        

 

IL PLASTICO IN CANTINA (4.80x3.00)
Come tanti fermodellisti, appartengo a quella categoria a cui piace veder "viaggiare" convogli, magari "solo" uno o due alla volta, nella maniera più realistica possibile, il tutto in un paesaggio finito con alberi, case, stazioni, gallerie, passaggi a livello, che creano nell'insieme un'atmosfera magica.
Infatti per appagare questo mio piacere, ho costruito il tracciato lungo le pareti, "tutto piano" a forma di doppia "U", una più grande e una più piccola, doppio binario, con due stazioni nei lati lunghi, complete di binari morti e scalo merci, ambientazione ovviamente in stile tedesco.
La stazione principale (Dettingen) è composta da quattro binari, la secondaria Neustadt (dal film "La grande fuga") di due, con possibilità di variare il percorso dei treni, dalle linee esterne ed entrare o no nelle stesse.
Sulle linee esterne ci sono ci sono 4 segnali per ogni senso di marcia, collegati agli unici automatismi di tutto il tracciato, binari di contatto che al transito del treno fanno "scattare" il rosso creando il blocco automatico, anche nelle stazioni, gli altri ne sono provvisti.
Sempre sulle linee esterne, ad ogni segnale (7188) è abbinato un segnale di preavviso (7187), e poi a completare, tabelle di percorrenza chilometrica, avvisi di passaggi a livello, case cantoniere,linea aerea con tratto di giunzione catenaria con contrappesi,cabine telefoniche avvisi fischio, il tutto molto suggestivo.
Il binario "purtroppo" è quello "M", ma poiché essendone in possesso di molti elementi (passare al binario "C" sarebbe diventata una spesa abnorme) ho dovuto fare di necessità virtù, mascherandolo con "ghiaietto" marroncino della Busch, amovibile, (in casi di guasti lo aspiro e il binario rimane pulito) con buon risultato estetico.
La linea aerea non è funzionante (al contrario dei precedenti) ed è la classica "Vecchia Marklin". La ragione è puramente estetica, infatti non dovendola sezionare in prossimità dei segnali, ho potuto con questo sistema, collocare i pali sui tratti a doppio binario,"uno di fronte all'altro" come avviene nella realtà, inoltre saldando e "sporcando" la catenaria, evitando gli antiestetici incastri e vitine nelle giunte. Il risultato si è rivelato soddisfacente.
I pali sono quelli dei cataloghi degli anni 1950/60 (rinforzo a zig-zag) Epoca III, anche perchè più robusti di quelli della generazione successiva. Ho trovato comunque una foto del 1954 con pali a rinforzo orizzontale già in opera,quindi non sarebbe stata un'imprecisione collocarli.
Il circuito da alcuni mesi è alimentato DIGITAL (6021+80f) ma è nato nel 2002 per il funzionamento analogico, si può comunque commutare.
E' promiscuo: DIGITAL è la linea, analogici i deviatoi semplici, doppi inglesi e i segnali, che comando dalla pulsantiera.
I segnali 7188 sono con relè sottoplancia, i "gambi" inseriti in una "basetta" da me autocostruita "spuntano" dalla massicciata, a differenza dei due plastici precedenti, quando li avevo "sistemati" assieme alla "scatoletta grigia".
Le gallerie sono tutte scoperchiabili e ben agibili, per pulirle e ispezionarle in caso di deragliamenti, con linea aerea ininterrotta e ingressi singoli per mie questioni estetiche.
Nel lato corto di fronte alla porta d'ingresso, sono finalmente riuscito a realizzare quello che nei miei progetti di bambino mettevo sempre: galleria-ponte-galleria.
Ho creato una "vallata pensile" e utilizzato 4 ponti ad arco, 2 a traliccio, 2 a sponde piene, collocando da una parte 2 portali paralleli e dall'altra 2 portali asimmetrici.
Era l'ultimo tassello mancante.
Il paesaggio prevalentemente con alberi e poche case di campagna, non da un preciso riferimento e può essere collocato in qualsiasi periodo dell'Epoca III a,b,c.

 

     

     

 


IL MATERIALE ROTABILE EPOCA III

Il materiale rotabile tutto DIGITAL è DB-SBB-OBB per reali ragioni di alimentazione aerea, quindi ben inseriti nel contesto.
In prevalenza DB, elettriche E94,E40,E44,E19,E75 ecc... vapore BR50,BR44,BR01,BR55 ecc...con carri e carrozze anch'essi in epoca e stile.
In forma minore » SBB, A/e 6/6, Re 4/4',Ce 6/8'", RAe TEE, ecc.. » OBB, BR1141,BR1020 verde,BR52 cab.,BR659 ecc... anch'esse con carri e carrozze in epoca e stile.
Alcuni locomotori classificati dalla Marklin in Epoca IV, sono stati da me rinumerati e classificati in Epoca III (con certosina pazienza) per non stonare nel fattore temporale.
Ho fatto qualche peccato di impurità, con alcune eccezzioni, come il Ce 6/8'" marrone, Epoca II e Re 4/4"TEE Epoca IV delle SBB, la BR1020 arancio Epoca IV delle OBB e la 103 DB Epoca IV, che però faccio circolare di rado e solo per tenerle ben funzionanti.
L'unico problema è quello di non far circolare nello stesso momento locomotive, locomotori, carri e carrozze, che nella realtà non hanno mai convissuto come la BR59 e la 18' C delle DB, con la E50, la E40, la E10, o la E03.
Mi sto documentando per ovviare a questa lacuna, non dimenticando però, che questo è un bellissimo hobby e come tale va vissuto, non devo a volte esasperarlo per una mia "mania" di perfezione.

 

     

     

Aggiornamento Ottobre 2013

        

        

        

     

  

Le mie ricerche:

Il Pwg, bagagliaio per treni merci Il Coccodrillo E 94 DB ÖBB gruppo 1141 BR 96 DRG BR 59 DRG E 41 DB E 50 DB Le NOHAB cap 1 Le NOHAB cap 2 Le NOHAB cap 3 1020 ÖBB E 94 DDR Elettrificazione della Baviera Gruppo E 91/191 VT 95 e VT 98 VT 95 Il carro Ommi 51 RAm-DE Vt11-601 I Gruppi D svedesi BR 23 001 Gruppo E 10 Gruppo E 40 Trasmissioni diesel tedesche Litra N DSB 150X - SNCF - Gruppo E75 - 175 Gruppo E63 DB Le "Prime" locomotive del Semmering Ae 8/8 BLS BR 24 DB D/DR PKP Renfe FER 300-400-500 Classe C Northlander

Dal 2012 le mie ricerche sono pubblicate direttamente sull'indice interattivo, clicca sul pulsante per commenti al mio plastico: